Ogni azienda deve valutare il rischio ROA (Radiazioni Ottiche Artificiali) in quanto è un fattore determinante nella gestione e nel miglioramento della sicurezza sul posto di lavoro. La valutazione del rischio serve a individuare i punti deboli e le aree critiche all’interno dell’azienda in modo da poter intervenire e migliorare la situazione. Ecco alcuni consigli utili per effettuare una corretta valutazione del rischio ROA negli ambienti di lavoro.
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Che cos’è la valutazione delle radiazioni ottiche artificiali nei luoghi di lavoro
La valutazione delle radiazioni ottiche artificiali (VARA) è un processo per determinare se i livelli di esposizione dei lavoratori ai raggi UV artificiali sono sicuri. I potenziali rischi per la salute derivanti dall’esposizione ai raggi UV artificiali includono scottature, eritemi e tumori della pelle. La VARA mira a identificare i luoghi di lavoro in cui i lavoratori possono essere esposti a tali rischi e a fornire raccomandazioni per la riduzione o il controllo degli esposizioni.
Il processo di VARA prevede che venga valutata la dose di radiazione UV artificiale tollerabile per i lavoratori, così come i metodi per il controllo delle esposizioni e il monitoraggio dell’efficacia delle misure adottate.
Come avviene la valutazione delle radiazioni ottiche artificiali nei luoghi di lavoro
La valutazione delle radiazioni ottiche artificiali nei luoghi di lavoro deve tener conto sia della natura e dell’intensità delle radiazioni, sia del tempo di esposizione degli operai.
La natura delle radiazioni può essere di tre tipi:
- infrarossa (IR),
- ultravioletta (UV)
- visibile.
L’intensità delle radiazioni è espressa in watt per metro quadrato (W/m²), mentre il tempo di esposizione è espresso in minuti.
La valutazione del rischio per la salute deriva dalla combinazione di questi due fattori.
Se, ad esempio, la natura delle radiazioni è UV e l’intensità è alta (10 W/m²), ma il tempo di esposizione è breve (5 minuti), il rischio per la salute è basso.
Qual è lo scopo della valutazione delle radiazioni ottiche artificiali nei luoghi di lavoro
Lo scopo della valutazione delle radiazioni ottiche artificiali sul luogo di lavoro è quello di proteggere i lavoratori dagli effetti nocivi dell’esposizione a livelli elevati di radiazioni ottiche.
L’esposizione ad alti livelli di radiazioni ottiche può causare una serie di problemi di salute, tra cui danni agli occhi, cancro della pelle e cataratta.
Valutando il livello di radiazioni ottiche sul posto di lavoro, i datori di lavoro possono adottare misure per ridurre la quantità di esposizione a cui i lavoratori sono esposti.
Ciò può includere la fornitura ai lavoratori di dispositivi di protezione individuale, come occhiali o guanti, o apportare modifiche al modo in cui viene svolto il lavoro.
Riducendo l’esposizione alle radiazioni ottiche artificiali, i datori di lavoro possono contribuire a proteggere i lavoratori dagli effetti potenzialmente dannosi di questo tipo di radiazioni.
Dove effettuare una valutazione delle radiazioni ottiche artificiali
Al fine di prendere una decisione informata sulla presenza di radiazioni sul posto di lavoro, è importante chiedere il parere di un esperto.
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Quando effettuare la VARA
È importante valutare le radiazioni ottiche artificiali nei luoghi di lavoro per determinare se possono essere nocive per la salute.
Ciò può essere fatto utilizzando una serie di strumenti, tra cui il valore di esposizione alle radiazioni ottiche artificiali (ERAI). Questo valore fornisce una misura della quantità di radiazione assorbita dal corpo umano e può essere utilizzato per valutare il rischio di effetti nocivi.
Altri strumenti che possono essere utilizzati per valutare le radiazioni ottiche artificiali includono la valutazione dell’indice di rischio oculare (OIR) e la valutazione dell’indice di rischio corneale (CIR). Questi valori aiutano ad esempio a determinare se è necessario proteggere gli occhi dalle radiazioni.