L’importanza del campionamento dell’aria nell’ambiente di lavoro

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Il campionamento dell’aria in ambiente di lavoro è un processo necessario spesso utilizzato in ambienti interni (come i laboratori di ricerca o gli ambienti di processo) e luoghi di lavoro industriali (come impianti di produzione chimica, cantieri e società di estrazione), ma anche in operazioni antincendio,  in cui vengono prodotti o utilizzati contaminanti e inquinanti atmosferici come gas, vapori, polvere e fibre. Questi possono essere visibili o invisibili all’occhio umano ma, in ogni caso, si tratta di sostanze che possono causare problemi respiratori se inalate.


Ma perché, dunque, si effettua il campionamento dell’aria nell’ambiente lavoro? Come si svolge? Quali strumenti sono necessari e di quali passaggi consta? Vediamo tutto in questo articolo.

Perché eseguire il campionamento dell’aria in ambiente di lavoro?

L’esecuzione del campionamento dell’aria in ambiente di lavoro consente di prelevare campioni d’aria per monitorare l’esposizione dei lavoratori ai contaminanti ivi presenti. Pertanto, il campionamento dell’aria nell’ambiente di lavoro consente di misurare la qualità dell’aria, determinare quali precauzioni di sicurezza è necessario adottare e, dunque, proteggere la salute, nel breve e lungo termine, di collaboratori e dipendenti


Più nello specifico, un lavoro di questo tipo permette di giungere a un duplice scopo: da una parte determinare il tipo di contaminante e, dall’altra, determinare le loro concentrazioni di contaminanti. Mentre l’utilizzo di apparecchiature di campionamento aiuta le aziende a sapere quali contaminanti sono presenti e se tali particelle sono tossiche, le aziende devono anche sapere quanto di un contaminante è presente nell’ambiente. Il campionamento può dare loro un’idea di quali concentrazioni sono presenti in modo che possano determinare se l’ambiente in cui si lavora è sicuro.

Come avviene il campionamento dell’aria nell’ambiente di lavoro?

La risposta a questo quesito non è univoca. Il primo metodo è, infatti, quello statico: esso preleva campioni di aria dall’ambiente circostante attraverso dispositivi grandi e con portate elevate per campionare ingenti volumi d’aria in breve tempo (ed è particolarmente utile per localizzare fonti di contaminanti). Il secondo è il campionamento personale, procedura che consente di campionare l’aria con cui una persona interagisce: in tal caso, infatti, è il lavoratore a indossare attrezzature di campionamento e, durante una una tipica giornata lavorativa, l’apparecchiatura cattura un campione rappresentativo di particelle con cui la persona entra in contatto e lo processa.

Perché è necessario eseguire il campionamento dell’aria in ambiente di lavoro?

Come abbiamo già avuto modo di accennare, la principale ragione per cui si svolgono analisi di questo tipo è che la sicurezza dei lavoratori sul posto di lavoro viene essere garantita anche controllando le concentrazioni dei contaminanti presenti nell’aria. Inoltre, il campionamento dell’aria in ambiente di lavoro può aiutare le imprese e le aziende a fare scelte strategiche per il benessere non solo delle persone ma anche dell’azienda stessa.

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