Tutto quello che bisogna sapere dell’indagine fonometrica

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Garantire ai lavoratori un ambiente professionale sicuro è fondamentale per la loro incolumità, fisica e mentale. Un discorso di questo tipo vale an che quando si parla di rumore: il disturbo derivante da suoni o rumori di qualunque tipo (vociare, musica, attività industriale, artigianale o commerciale) può ledere gravemente non solo la salute di chi vi è sottoposto ma anche la resa sul posto di lavoro, arrecando così un danno tanto alle singole persone quanto alle aziende. Pertanto, effettuare un’indagine fonometrica rappresenta l’unico modo per accertare che un qualsiasi livello di disturbo rientri nei parametri consentiti dalla Legge quadro n. 44795, al punto che le misurazioni che ne derivano vengono utilizzate anche in giudizio per dimostrare l’inquinamento acustico e richiedere l’eventuale risarcimento danni. Ma cosa dice la legge in materia? Come si fa a valutare l’esposizione al rumore? Chi fa perizia fonometrica? Quando si effettua l’indagine fonometrica? E ancora, come si fa una perizia fonometrica? A tutte queste domanda cercheremo di dare risposta in questo articolo.

Come viene definito il rumore dal dlgs 81/08?

Iniziamo dalle definizioni: per farlo, è necessario attenersi alle tabelle normative per la relazione fonometrica del dlgs 81/08. Esse tengono conto di due fattori per stabilire se l’azienda è acusticamente in regola o meno: il primo è la rumorosità, intesa come rumore e quota vibrazionale, mentre il  secondo è il tempo di esposizione giornaliero e settimanale dei lavoratori al rumore. Cosa è, dunque, il livello di esposizione giornaliera al rumore lex 8h? Si   tratta dei limiti stabiliti dal Testo Unico sulla Sicurezza, secondo cui il livello di esposizione giornaliera al rumore deve stare in  una quota di dB compresi tra 80 e 87 e picco di rumorosità dB compresi tra 135 e 140. Se i livelli di inquinamento acustico rilevati risultano maggiori, il tecnico che effettua le verifiche è tenuto a rapportarlo per iscritto ed avvisare il titolare dell’azienda della notifica, che verrà depositata anche in Comune.

Chi fa perizia fonometrica?

Data l’importanza e la delicatezza del tema, a effettuare un’indagine fonometrica deve essere, come abbiamo già avuto modo di accennare, un tecnico competente in acustica regolarmente iscritto nell’apposito elenco speciale regionale. E anche la strumentazione utilizzata per effettuare l’indagine fonometrica deve rispettare precisi parametri di qualità senza i quali la perizia non avrà alcun valore legale (per l’esattezza il fonometro deve essere di tipo professionale in Classe I).

Come si fa perizia fonometrica?

Pertanto, una volta disposto di un tecnico specializzato e di un fonometro (questo il nome dello strumento con cui viene fatta l’indagine fonometrica) a norma, si procede a calibrare lo strumento, svolgere singole misurazioni per ogni singola fonte di rumore e ricalibrare lo strumento per ridurre il rischio di incertezza dello stesso, al fine di ottenere misurazioni chiare e veritiere. Successivamente, i dati raccolti vengono elaborati per ottenere una misurazione basata sulle 8 ore lavorative e, in base ai risultati ottenuti, si applicano gli interventi preventivi e protettivi.

Quando si effettua l’indagine fonometrica?

Un’indagine fonometrica deve essere effettuata in tutti quei casi in cui, a seguito della valutazione del rischio rumore, il datore ritiene che il rumore possa superare gli 80 Db (decibel). Inoltre, la valutazione del rischio rumore e la relativa indagine fonometrica deve essere aggiornata ogni 4 anni (o anche prima, per esempio in occasione di significativi mutamenti che potrebbero averla resa obsoleta, oppure quando il Medico Competente lo richiede).

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