L’analisi dell’olio di oliva è un processo altamente tecnico che richiede competenza e precisione.
La valutazione di un olio, infatti, si basa su una serie di parametri che, se compresi e interpretati correttamente, permettono di determinarne la qualità, la provenienza e, ovviamente, la sicurezza alimentare.
Questo articolo intende fornire un quadro esaustivo e dettagliato su come analizzare l’olio di oliva, dalle pratiche di laboratorio alla comprensione delle normative vigenti.
Analisi chimica e organolettica dell’olio d’oliva
L’analisi chimica dell’olio d’oliva è un processo complesso che si esegue in un laboratorio di analisi alimentari. Le misure chiave che vengono effettuate comprendono l’acidità dell’olio di oliva, l’indice di perossido e il contenuto di polifenoli. Questi parametri forniscono informazioni fondamentali sulla freschezza dell’olio, sulla sua stabilità ossidativa e sul suo profilo nutrizionale. Parallelamente all’analisi chimica, viene condotta un’analisi organolettica dell’olio EVOO, che ha lo scopo di valutare il profilo sensoriale dell’olio di oliva. Durante questa valutazione, si considera il colore e la trasparenza dell’olio EVOO, il sapore piccante e amaro tipico dell’olio extra vergine d’oliva (EVO), e lapresenza di eventuali difetti.LEGGI ANCHE: Analisi olio di semi: dove farla?
Qualità, Provenienza e Certificazione dell’Olio d’Oliva
Un elemento fondamentale nell’analisi dell’olio d’oliva riguarda la qualità del prodotto. Questa viene determinata attraverso una serie di test che ne verificano l’acidità, la freschezza, il contenuto di polifenoli e la presenza di eventuali difetti. La certificazione dell’olio d’oliva è un’ulteriore garanzia di qualità, che attesta il rispetto di precisi standard qualitativi europei e internazionali per gli oli extra vergini d’oliva. Un altro aspetto fondamentale è l’origine degli oli. Ogni territorio presenta un suo chemiotipo specifico, ovvero un profilo chimico distintivo che riflette le varietà di olive utilizzate per produrre l’olio. Questo può variare significativamente in base alla geografia, al clima e alle tecniche di coltivazione.Olio extravergine bio o convenzionale, monovarietale o blend?
Nel settore dell’olio di oliva, si sta registrando un crescente interesse per i prodotti biologici. La produzione biologica, infatti, garantisce l’assenza di pesticidi e sostanze chimiche, promuovendo la sostenibilità ambientale. Parallelamente, si assiste alla crescente diffusione degli oli monovarietali, ottenuti da un’unica varietà di olive. Questi oli si contrappongono ai blend, che sono un mix di diverse varietà, offrendo un gusto e un profilo sensoriale unico.Controllo qualità e sicurezza alimentare
Il controllo qualità alimentare e la sicurezza alimentare sono concetti strettamente correlati. È essenziale garantirei che l’olio d’oliva sia prodotto, confezionato e conservato nel rispetto delle più rigide normative alimentari. È fondamentale prestare attenzione alle tipologie di confezionamento vetro o acciaio e alla conservazione corretta delle bottiglie dopo l’utilizzo. Per gestire correttamente tutti questi aspetti, è essenziale affidarsi a un’azienda specializzata come Geolab. Analizzare l’olio di oliva non è solo una questione di conformità alle normative, ma rappresenta un autentico impegno verso il consumatore, che merita di assaporare il meglio che la natura e la tecnologia possono offrire.HAI BISOGNO DI ULTERIORI INFORMAZIONI?